In questi giorni abbiamo vissuto un lutto come si vive in famiglia… personalmente ho avuto come l’impressione che mio padre mi fosse strappato una seconda volta ma non solo un padre anche un nonno, un fratello, un amico per molti di noi…
Ora solo un sentimento di profonda gratitudine mi sale dal cuore…
GRAZIE perché hai deterso le nostre lacrime e benedetto le nostre gioie…
GRAZIE perché anche se amavi apparire scorbutico in realtà eri una persona dolce e gentile come solo un vero Padre sa essere.
GRAZIE perché ad un quartiere edificato sul cemento hai dato un cuore di carne…
GRAZIE perché hai costruito una Chiesa senza porte…
GRAZIE perché nonostante fossi stonato come una campana ci hai insegnato ad ascoltare la melodia del Cuore…
GRAZIE perché sei stato un infaticabile Costruttore (e non solo di chiese)…
GRAZIE perché hai sempre trattato la parrocchia come la tua Famiglia…
GRAZIE perché c’eri sempre…pure quando non c’eri…
GRAZIE perché durante questi anni non ti ho mai visto copiare una predica o una preghiera ma tutto proveniva dalla profondità della tua anima… e la differenza si sentiva…
GRAZIE perché sei stato PROFETICO in tante cose…
GRAZIE perché non eri perfetto e così ti abbiamo amato ancora di più perché ti sentivamo vicino a noi…
GRAZIE perché hai dato un significato alla C di AGESCI…
GRAZIE perché, nonostante le decine di kit messa regalati, venivi ai campi con la tua cesta e ci hai insegnato l’essenzialità…
GRAZIE perché le celebrazioni più belle le ho fatte con te su altari improvvisati con zaini, vangeli scompaginati dal vento e sole che scottava… ma chi se ne fregava…
GRAZIE perché, anche se non si sapeva bene come indossavi il fazzolettone, ci hai mostrato lo stile scout di cui tanto ci riempiamo la bocca…
GRAZIE perché ci hai imparato a farci piccoli per lasciare spazio a Lui…
GRAZIE perché ci hai mostrato che il vero Maestro è colui che serve…e tu eri il primo a servire…
GRAZIE perché hai rafforzato la nostra FEDE, forse un po’ selvatica e semplice ma sicuramente VIVA e VERA…
GRAZIE perché ti sei fatto TUTTO a TUTTI…
Ora siamo consapevoli del peso dell’eredità che lasci ma sono anche sicuro che se il dolore è stato grande è perché ormai la tua impronta è forte in noi… ora dobbiamo continuare la tua opera.
Il lutto è terminato e da oggi ci rimbocchiamo le maniche per lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato.
Buona strada Don Franco
L.M.

Caro don Franco,
la prima volta che venni a Villa Pigna, avevo conosciuto da poco la mia futura moglie, che mi diede per telefono il numero e mi disse: quando arrivi, a qualunque ora chiamami in parrocchia. Io pensai ma come faccio a cercarla in parrocchia, mi risponderà il parroco, io non lo conosco, ma che mi dirà, magari è un tipo burbero, cercala a casa sua, che vuoi da me, come ti permetti ..  Arrivato, mi feci coraggio e chiamai. Con sorpresa mi rispose lei, e subito pensai, ma che ci fa nell’ufficio del parroco, ci abita? Arrivato, con mio gran stupore, tu invece che in talare e in un grande ufficio pieno di libri, eri seduto di fronte al camino vestito normalmente, e ti presentasti, senza formalismi con un gran sorriso, una fetta di ciambellone e un bicchiere di coca cola. C’erano un sacco di giovani, scout e non e persone che andavano e venivano, chi mangiava, chi suonava la chitarra, chi cantava Io mi chiesi, ma dove sono capitato. 
Ben presto mi sono reso conto che avevi trasformato la parrocchia in una famiglia, dove tutti si volevano bene e tutto il quartiere in una comunità dove tutti si conoscevano. Mi sono sentito subito accolto come se stessi a casa mia. Sei stato per me come un padre, e un amico, sempre disponibile e accogliente.
Ogni momento che venivo in parrocchia sapevo di trovarti, per confessarmi, per un consiglio, per parlare, oppure semplicemente x un bicchiere di birra fresca da bere con un amico. La parrocchia era una casa sempre aperta a chiunque avesse bisogno di qualcosa dove tutti si sentivano a casa loro. Mi ha sempre colpito la tua disponibilità, nonostante eri da solo riuscivi a stare con tutti i gruppi.
Fantastico era quando qualcuno doveva fare qualcosa con te, andava nella tua mitica agenda, guardava gli impegni che avevi e si prenotava da solo, per un incontro o una riunione alla quale dovevi partecipare e tu non battevi ciglio.  Come non ricordare quando ti presentavi ai campi scout con il tuo cestino pieno del necessario per dire la messa, sembravi cappuccetto rosso, complice anche la tua elevata statura. La tua presenza era sempre silenziosa e discreta, ma ben chiara hai ragazzi che trovavano sempre un momento per parlare con te. Una cosa che mi ha sempre colpito di te, che riuscivi ad entrare nella sofferenza delle persone e delle famiglie, riuscivi a gioire con loro e a soffrire con loro.
Durante le processioni per Villa Pigna passando sotto i condomini, avevi sempre una preghiera x quelle famiglie che sapevi portavano una croce o vivevano una particolare sofferenza, chiaramente non facevi nomi per rispetto ma noi sentivamo e loro capivano.  Quando ti ricordavi delle mie sofferenze o difficoltà e mi facevi quelle telefonate che non ti aspetti e capivo che ero nei tuoi pensieri e nelle tue preghiere.
Molto bello quando per la benedizione delle famiglie ci lasciavi per ultimi del giro e poi ti fermavi a cena per parlare con più calma con tutti noi. Mi hai insegnato l’importanza e la bellezza della preghiera, e quando ti confessavo le mie miserie, mi incoraggiavi sempre dicendomi la mitica frase, che Dio va oltre i peccati e i formalismi, perché LUI è di più. Voglio ricordarti con il tuo sorriso simpatico, la tua ironia e soprattutto i tuoi insegnamenti.
Ti voglio bene.
Ciao Don.
P. A.

Caro Don Franco ….tu mi hai battezzato ma ho potuto condividere con te poco tempo
È come se mi avessi un po cresciuto
Il tuo ricordo mi accompagnerà per sempre.
RIMARRAI PER SEMPRE NELLA MEMORIA DI TUTTI NOI SCOUT DI VILLA PIGNA.
F.P.

Domani, domani forse avrò il cuore predisposto per dirti grazie Signore per avermi donato la grazia di conoscere Don Franco, DonFri, Frenk!
Oggi però non sono ancora pronta a dirgli addio, quell’addio che lui mi diceva non esistere: “Vedi Sa’, con la morte la vita non finisce, cambia!” eppure ho ancora bisogno delle tue parole, ultimamente sempre più sussurrate ma tanto forti da giungere sempre nel più profondo dell’anima.
Sei stato padre spirituale, affettuoso e ironico, schietto che mi ha insegnato la correzione fraterna “perchè ti voglio bene Sa’”.
Anch’io te ho sempre voluto tanto, ecco perchè oggi è… sarà difficile salutarti!
Domani, domani saprò dire GRAZIE!

Don Franco ci lascia regalandoci il senso vivissimo della sua semplicità, profondità e forza fatte di vero ascolto e confidenza paterna.Un passo indietro da vero osservatore quasi invisibile, ma presente e vigile, ti portava sempre nei suoi pensieri. Fuggiva dall’eloquenza e con empatia ma anche rigore si rivolgeva direttamente al cuore di ognuno per suscitare la verità nascosta nel profondo, come Sant’Agostino insegnava. La sua concretezza, la disarmante disponibilità e l’abnegazione lo armavano di coraggio e tenacia per affrontare le sfide, i progetti e i programmi anche difficili nel bene di una comunità che aveva fatto crescere e maturare. Rivelava dietro la sua umiltà, volontà ferrea e viva passione, fiducia profonda negli altri e nella Provvidenza.
Grazie Don Franco
A e M

Ci guadagno il colore del grano…
Un solo pensiero non basta (un po’ come i tuoi pensierini delle prediche della messa, che all’inizio erano 2 poi diventavano 3 4)… Un solo grazie, tanto meno…
Ci hai guidato senza porti come guida, sei stato il nostro punto di riferimento, indicandoci l’Unico Vero Punto di Riferimento.
Ci hai ascoltati, compresi, accolti…
Hai camminato con noi,
Mangiato le nostre schifezze ai campi eg,
Ci hai insegnato a costruire una traglia a Sant’Antimo,
Hai avuto sempre la parola giusta al momento giusto.
Hai vissuto con noi tutti i momenti più importanti, comunione, cresima, matrimonio, battesimi e comunioni dei nostri figli.
Sei stato presente alle nostre discussioni di tesi (alla mia ti eri pure arrabbiato col presidente di commissione).
Ci hai testimoniato la Chiesa, quella vera, quella che accoglie, quella umile, quella allegra, quella onesta e povera, quella che vive il servizio…
Una Chiesa, come la nostra parrocchia, sempre aperta.
Perché tu eri così e noi in te abbiamo visto la bellezza di essere Chiesa.
Mancherai, anche se ci hai preparati a questo momento. Mi mancherà la telefonata delll’11 agosto per farmi gli auguri di buon onomastico…
Mi mancherà quel “ti voglio bene Chià che chiudeva ogni confessione.
E don Frà, ti voglio bene anch’io, tanto…
Oggi noi figli di te, nostro padre spirituale, ci sentiamo un po’ orfani, ma fiduciosi di trovare un po’ di te in tutti i giovani sacerdoti che in questi anni hai aiutato a crescere.
Grazie, perché ci hai voluto bene.
C.T.

Ciao Don Franco, ti ricorderò sempre come un uomo buono, umile, con un viso dolce e luminoso. La tua voce soave e il tuo sorriso, riuscivano sempre ad infondere un senso di pace e tranquillita’ . Un vero “servo” di Dio, sempre pronto ad aiutare gli altri e un buon pastore che ha condotto il suo gregge fino alla fine.
Riposa in pace angelo tra gli angeli.
V.M.

Anche se abbiamo condiviso poca strada assieme, hai lasciato un impronta importante lungo il mio cammino. Grazie per tutto ciò che hai fatto ❤️

Ci vorrebbe una trilogia per descrivere tutto quello che Don Franco è stato per la comunità. La nostra generazione in modo particolare ha avuto la fortuna di averlo a fianco dalla nascita, il catechismo, la comunione, la cresima, il matrimonio per poi ricominciare il ciclo con battesimo e tutto il resto dei propri figli.
Don Franco è stato il Franco Baresi della nostra parrocchia!
P.

E’ come perdere un nonno, poche persone mi hanno voluto bene come lui, pochi hanno creduto in me come lui, pochi mi hanno capito nel profondo come lui, pochi mi hanno sempre incoraggiato come lui, pochi mi hanno aperto la casa come lui.
Quando avevo qualche insicurezza mi diceva ridendo: dai su non fa la sciapa!
Il suo saluto alla fine di ogni confessione: ti voglio bene!
Onorata di averti avuto come guida, Buona Strada, Donfri!
C.

Caro piccolo grande Don
voglio dirti grazie per i tuoi consigli e insegnamenti che mi hanno accompagnata nel mio percorso di vita ne farò sempre tesoro. Prega per me per la mia famiglia e tutta la comunità che ti ha voluto bene. Io non ti dimenticherò mai.
L.

Ora sei a Casa, riposa in pace 🖤.
V.M.

Ci uniamo nella preghiera. Riposa in pace.❤
D.M.

La sua definizione degli scout “Gente nomade e selvatica”.
M.S.

Don Franco merita preghiere, raccoglimento e la cura della memoria dell’uomo e del sacerdote che è stato e di quello che ha fatto negli anni.
N.P.

“Ohi Si'”
“DonFri”
Iniziavamo sempre così…
“Dove c’è un cristiano si deve sentire il profumo di Cristo”
Di tutte le tue parole, queste quelle che mi hanno sempre accompagnata, le hai incise nel mio cuore. Quel profumo tu lo hai diffuso intorno a te e più di tutte le tue parole, il tuo esempio è stato un faro. Tutti meriterebbero di incontrare un Donfri nella propria vita. Io sono stata una privilegiata. Grazie DonFri, tu lo sai quanto ti voglio bene. Da lassù continua a guidare i nostri passi.
S.P.

Silvia ti ricordi che quel giorno che si presentò in parrocchia con un catalogo e ci disse: bimbe (avevamo oltre 20 anni😂) scegliete la madonnina per la vostra nuova chiesa! E subito la ordinò ❤.
C.C.

Si, la statua della Madonna la fece scegliere a noi e noi scegliemmo quella con il bambino😍.
S.P.

“Tu je fetenDa” sempre questo mi diceva. Ha sempre raccontato (matrimonio compreso) di quando ero piccola e veniva a benedire casa, che mi nascondevo in cameretta e non volevo uscire. Poi abbiamo passato il periodo in cui mi chiamava Stefania perché gli ricordavo S. C.😂🤦🏻‍♀ ovviamente aveva un’ironia tutta sua😏
Porto nel cuore la fine di ogni incontro con lui “tu lo sai che ti voglio bene” “anche io Don”.
V.M.

Ricordo quando gli fu regalato un giubbino nuovo…ma lui non lo tenne per sé, perché lui il giubbino lo aveva diceva e non gliene serviva un altro…ha vissuto quella essenzialità di cui noi spesso ci riempiamo solo la bocca…
S.P.

Con tutte le valigette che negli anni gli sono state regalate….io lo ricorderò sempre con la cesta rossa con il necessario per la Messa.
N.P.

Quando non mi iscrissi all’università dopo le superiori lui mi disse: “Non ti parlo più finché non vai all’università… Dio ti ha dato un dono per sfruttarlo, se non ti iscrivi all’università non andare più neanche a messa!”.
Lì per lì presi queste parole con tristezza e sconforto, solo dopo ne capii la profondità e andai a chiedergli scusa per esserci rimasto male e ringraziarlo dello sprono che mi aveva dato. Ogni volta che mi vedeva mi diceva che lo dovevo invitare alla laurea e quando gli ho portato la bomboniera ha sorriso, ormai stanco e affaticato dalla malattia non fece altro, come a dire: te l’avevo detto!
È stato un nonno per me, niente di più niente di meno ♥ e sempre lo sarà!
C.D.S.

Don Franco è stato un secondo padre. Un luogo sicuro negli anni giovani, e un ristoro per il cuore quando parlavamo al telefono seppur distanti. Con lui la parola Fede ha assunto nella mia vita un senso più ampio, trasformandosi nella fiducia in ciò che si è senza pregiudizi verso se stessi, anche con un tocco di tenerezza: con l’avanzare dell’età la sua saggezza ha preso corpo in questa direzione, e ho sentito il suo affetto proprio in questo, come una figlia amata con tenerezza dal proprio padre per ciò che è e ciò che fa. Vola leggero Donfri. Ti voglio bene.
A.B.

Caro Don Franco, in pochi incontri che abbiamo avuto mi hai testimoniato una profonda umiltà e semplicità di cuore, ed ora che sei beato fra gli angeli prega per me il Signore affinché anch’io diventi umile e semplice.
L.

Come stai don Franco? Nell’insieme benino.
Quando qualcuno gli faceva una domanda bizzoca rispondeva: Dio è più intelligente di noi

L’ho conosciuto molti anni fa. Ero una ragazzina e in ricerca del senso della vita e di Dio. Ho parlato con lui poche volte eppure mi ha colpito e mi è rimasto di lui la sua giovialità, la sua profondità che però era alla portata di tutti. Ricordo di lui il suo saper farti sentire accolta subito dal suo sguardo e magari anche con una battutina simpatica. Si capiva che era una persona che si sentiva amata e che ti amava con l’Amore ricevuto.
Poi non ci siamo più visti…
E mi è rimasto di lui non il ricordo, ma una testimonianza viva, feconda, di fratellanza, di spiritualità profonda e di una vocazione che è ogni giorno Dono, di cui ancora oggi ne sono grata e di cui, per grazia, ne sono parte.
Grazie Signore per il dono di don Franco .💗🙏
L.D.

Caro Don Franco sei stato e sarai sempre la Storia di Villa Pigna. Oggi un pezzo della nostra vita se ne va, lasciando un grande vuoto. Sei stato un sacerdote eccezionale, schietto, umile e sempre vicino a noi parrocchiani e ai tuoi giovani. Ciao caro Don Franco, da lassù proteggi tutti noi. Che tristezza immane! Che perdita dolorosa per noi e per la tua Villa Pigna.
I. e V.

Don Franco per me è stato un padre, un fratello, un maestro. Mi ha accompagnato verso il sacerdozio con grande amore, umiltà e sapienza. I suoi consigli, rimarranno impressi per sempre nel mio cuore. Tornano spesso alla mia mente le sue parole: “Essere prete oggi è difficile, ricordati che dovrai dire che Dio esiste, non solo a parole, ma mettendoti in ginocchio davanti al SS. Sacramento e rendendo accogliente e pulita la chiesa che è la casa del Signore”. Mi mancheranno i suoi rimproveri e le sue carezze, i suoi abbracci paterni e la sua caparbietà, nonché la sua schiettezza e il suo coraggio nell’ affrontare la vita, spendendosi quotidianamente al servizio del Vangelo. Sono certo che da lassù ora, farà il centuplo per noi, perché vive la vita senza fine. A-DIO Maestro del mio cuore. Ci rivedremo al tramonto della vita, per un nuovo e perpetuo inizio.
Don Paolo Simonetti, tuo discepolo!

Caro Don.
Non sempre siamo andati d’accordo ma ci siamo voluti davvero tanto bene.
Mi è piaciuto tanto a volte prendermi un po’ cura della tua umanità, non solo del tuo essere prete.
Grazie per la tua testimonianza. Aiutaci a guardare la luna e non il dito.

Grazie per la tua accoglienza nella comunità parrocchiale. Sei stato un amico, confidente e guida spirituale. Ora sono sicura che sei immerso nell’amore del Padre per tutta l’eternità perché la tua fede è stata sempre testimoniata dalle tue opere.

Lui è sempre stato presente nella nostra famiglia non solo come celebrante per tutte le ricorrenze ma anche come confidente e per questo gli dobbiamo un grande ringraziamento❤️
E.S.

Riposa in pace don Franco
A.P.

Sei sempre stato un esempio di generosità, disponibilità e carisma. Il tuo magistero ha illuminato la nostra vita da quando abbiamo avuto la grazia di conoscerti. Non potremo mai dimenticare che sei stato colui che ha suggellato la nascita della nostra famiglia e di quando hai accolto nostra figlia. Grazie per tutto don Franco, pregheremo per te. Se puoi, non perderci di vista.
I., S., e A.

Caro don, mi hai accolta appena trasferita a Villa Pigna, bambina timida e impacciata
Mi hai sempre accompagnato per tutto il mio periodo universitario: non c’era volta in cui non mi hai mandato il tuo affettuoso saluto tramite i miei genitori
Mi hai riaccolta, tornata nella nostra parrocchia…
E tra un “quanto sei gnoranta” ed un “ti voglio bene”, tra una discussione ed una risata, abbiamo condiviso le nostre giornate senza mai scoraggiarci
Ci hai insegnato che l’importante è seminare, seminare sempre, senza mai scoraggiarci
Ci hai insegnato che con il piccolo impegno da parte di tutti, inconsapevolmente, si realizzano grandi cose
Che la tua vita, al completo servizio della comunità, sia per noi sempre ricordo vivo e guida della nostra quotidianità.
M.C.

Caro Don, ora che sei davanti alla Verità prega per noi e per i nostri figli affinché seguiamo la Via di Gesù.
Prega per i malati della tua cara parrocchia e per la pace nel mondo. Mai dimenticherò il tuo paterno abbraccio ed il tuo “ti voglio bene”
C.M.

“Il Signore da’ le Croci a chi le può sopportare” Don Franco
M.M.

Caro Don Franco ho avuto l’enorme fortuna di conoscerti con il Gruppo Scout. Ricordo di te la disponibilità, i tuoi sorrisi, le tue battute e l’amore verso i tuoi giovanissimi figli Scout. Si, ho scritto figli. Sei stato il padre di tutti i nostri ragazzi. Li hai cresciuti nel gioco, nei doveri e nella preghiera. Sei stato un esempio. La tua dipartita lascia un vuoto affettivo enorme. Noi però dobbiamo essere felici per te, lasci sofferenze e tribolazioni per ricongiungerti al padre celeste. Buon viaggio Don, e ogni tanto butta un occhio sui tuoi figli Scout, che hanno bisogno del tuo esempio e del tuo ricordo.
Arrivederi Don!
F.D.P.

Ciao Don Franco, sono quella matta che da adolescente ti teneva compagnia con lo stereo a tutto volume.
Ti ricordi quante volte ci abbiamo riso?
Continuerò a mettere la musica alta perché possa arrivare a te e dirai “senti quella matta!”
Manchi e mancherai tanto.
L.G.

Un piccolo uomo e un grande strumento nelle mani di Dio.

Ricordo ancora i tuoi scherzi anche sull’altare, e quando mi hai definita “bigotta” per un libro che leggevo, mi sei stato amico e testimone, ma soprattutto guida, perché nessuno aveva un cuore grande come il tuo. Il tuo cuore sapevi davvero utilizzarlo per giudicare tutto e per abbracciare tutti.
R.

Sento ancora quell’ abbraccio di immensa gioia che ci scambiammo in un momento di grazia della mia vita. Lo porterò con me per sempre. Ti voglio bene.
C.

Oggi ci fermiamo, non giochiamo, non esploriamo, non camminiamo perché un nostro caro amico ci ha lasciato e vogliamo fare memoria di cosa e di quanto l’amato don Franco, nostro co-fondatore, Baloo e assistente spirituale abbia rappresentato per il gruppo Folignano1.
Un’anima umile, decisa, accogliente, fortemente profetica, con le sue debolezze e le sue ben superiori virtù, indomito testimone di quel Gesù che lo conquistò e seguace fedele di Maria; parroco rivoluzionario che ben conosceva l’umanità e a cui é stato prossimo in ogni momento, spogliandosi di ogni umana vanità per donarsi senza filtri, con trasparente annuncio della Verità, senza nascondersi in dogmatismi sterili. Un uomo che ha abbracciato la croce di Gesù e ha portato avanti la sua missione nel segno dell’ abbraccio e del sostegno alle persone di ogni credo e ceto sociale, non ha rinunciato ad accogliere la sua croce, nella consapevolezza di non essere mai solo, animato da quella serenità che una vita di fede spesa per l’altro può donare.
Ci fermiamo ma siamo pronti a ricominciare nel solco dei suoi insegnamenti, del suo esempio sempre limpido; riecheggiano le sue parole più grandi, la sua passione per le nostre montagne in cui mai e poi mai é mancato agli inviti a partecipare ai nostri campi per ascoltare i ragazzi e i capi, confessarci, portarci quella parola che nei momenti di stanchezza o di iniziale rassegnazione ci ha ridato la carica. Ecco un uomo piccolo di statura ma dal cuore enorme. Considerava Paolo VI un gigante della storia, noi vogliamo considerare don Franco il gigante che nella nostra vita di fede ci ha tenuto tutti vicini alla Chiesa, uniti nel servizio, pur nella diversità di ciascuno; ci ha insegnato ad amare la diversità, lui che con tutti aveva relazioni che sviluppava a più livelli e approfondiva con il tatto e a volte anche con l’impulsività che gli erano propri. Torneremo a giocare, esplorare e camminare insieme, ma adesso é il tempo di fare sedimentare quanto don Franco ci lascia per ripartire più ricchi e consapevoli di aver conosciuto un grande dei nostri tempi.
D.R.

Ci hai insegnato la grandezza, facendoti piccolo nell’umiltà. Riposa in pace.
M.

Caro Don Franco sei stato il mio confidente piu’ intimo e mi hai supportato con i tuoi saggi consigli e la tua ferma fede.
Proteggi le famiglie della nostra comunita’.
Ci, Mi mancherai!!

Qualche settimana fa siamo stati a trovare don Franco: il volto rivolto sul lato sinistro del letto, gli occhi chiusi e le labbra che recitavano con un filo di voce molto rauca un’interminabile sequenza di Ave Maria. Ho pensato a tutte le volte in cui ci ha fatto pregare Maria al termine di ogni messa, perchè “ci sta sempre bene”. Allora, cercando di prendere il filo della preghiera dalla sua flebile voce, ne ho detta qualcuna con lui.
Ho pensato a un sacerdote che nella difficoltà invoca la Mamma celeste e a Lei soltanto chiede ciò che il suo cuore di figlio desidera. Ho pensato alla solitudine di molti sacerdoti nel loro viaggio che li conduce all’incontro con quel Signore, che hanno celebrato e amato per una vita, e che a un certo punto incontreranno davvero.
Don Franco non è solo, ci sono tante persone che lo sostengono con la preghiera e altrettante che lo vanno a trovare… Mi ha fatto una tenerezza infinita.
Poi siamo tornati al suo letto, stavolta aveva gli occhi aperti che osservavano e si muovevano con cognizione, ma era lì, non ci fissava (guardava oltre, altrove, chissà dove e chi).
Ci siamo avvicinati e abbiamo provato a parlargli. Gli ho detto qualcosa e poi “ciao”, mi ha risposto “Ciao, ciao…” (così voglio credere di aver ascoltato…).
Gli ho dato un bacio sulla guancia calda e profumata, la barba fatta… il nostro don Franco sofferente emana un’intensa dignità, pur nella sua condizione così compromessa…
Ieri sera mi sono andato in chiesa; dopo 24 anni mi sono confessato con un altro sacerdote che non era don Franco, è stato tutto molto strano, ma altrettanto liberante e salvifico. Oggi questa esperienza inaspettata di condividere una preghiera, ancora una, con lui. Sono gioie non quantificabili e né queste stupide righe riescono a descriverle con la precisione e la profondità che meriterebbero.
Gioie così bisogna esternarle in qualche modo prima che il cuore esploda per un troppo pieno di Grazia.
Vogliamoci solo bene, tutto il resto, davvero, è solo monotonia e folclore…
D.R.

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