Da qui è possibile scaricare la scaletta del presepe vivente edizione 2018:

Mentre qui tutte le foto e la locandina

PRESEPE VIVENTE
“Vieni Gesù, luce che illumina i nostri cuori”

Villa Pigna (Folignano) – sabato 22 dicembre 2018

Cronista «In un certo tempo si fa con simulazione la corte ai tiranni, ma se cadono allora si capisce quanto fossero poveri di amici!».
[Cicerone, De Amicitia]

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Lettore 1 Così i Paesi occidentali hanno approfittato del potere dei dittatori d’Africa per interessi economici e ora si meravigliano se quello che è rimasto sono fazioni una contro l’altra che potrebbero scatenare una nuova devastante guerra. Quale avvenire avranno le migliaia di bambini in fuga dal fuoco acceso dai fratelli, dagli amici, dai vicini?

Cronista Sembra che ogni anno la notte dell’umanità sia sempre più lunga…
Per riconoscere la vera luce, ognuno di noi deve attraversare l’oscurità, deve cioé vincere ogni paura e incertezza, conoscere e saper riconoscere ciò che è male. I questo cammino, sembra che siamo soli, non vediamo altri accanto a noi, sembra che tutto sia inesorabilmente oscuro…

Lettore 2 Scende la sera
Scende la sera sul far della notte
La canaglia esce dalle mura rotte
Nasconde in sé un terribile segreto
Un cuore rubato, furto proibito.

Scende la sera sul far della notte
Entra il paladin nelle mura storte
Di chi battaglia già perse sicura
E reca nel cuore la rabbia oscura

Lettore 3 Scende la sera sul far della notte
Cammina il mercante e passa le porte
Porta merci rosse verdi e speziate
Che il cuore ravvivan se assaporate

Scende la sera sul far della notte
Vola il poeta e ricorda le lotte
Nella voce memoria di tamburi
Cantano al cuore d’amori più puri

Lettore 4 Scende la sera sul far della notte
L’amante sincero il profondo inghiotte
Cerca ramingo la donna che ama
Già sa il suo cuor trafitto da lama

Scesa è la sera, s’è fatta la notte
Smettono quei cuori le loro lotte
Ma sulle mura io vedo gli Alfieri:
Scorgono l’alba nel cuore sinceri.

PRIMA PARTE: NELLA NOTTE

1° Canto del Coro: Canone Cristo Gesù
Cristo Gesù mia luce interiore, non lasciar le mie tenebre parlar
Cristo Gesù mia luce interiore
Domani di accogliere il tuo amor.

Cronista E allora quando arrivano le prime luci dell’aurora?
Cronista “Sentinella, quanto resta della notte?”
Cronista “Quanto resta non lo so, ma vedo spuntare l’aurora”

Lettore 5 La sentinella, messa a guardia, viene raggiunta dalla domanda di un viandante:
“Quanto resta della notte? “- alla quale risponde in modo misterioso ed interlocutorio:
“Lo notte sta per finire, ma l’alba non è ancora spuntata; tornate di nuovo perciò a domandare; non vi stancate, insistete!”. E’ l’universale metafora dello condizione umana, con tante domande che non trovano risposta. L’importante è però non stancarsi mai di interrogare, per tentare di scoprire infine un senso o, perlomeno, di approssimarvisi.

Cronista Il cristiano sa che la sua attesa non dura in eterno. Alla sua costante ricerca di senso c’è sempre un luogo di arrivo, nella razionalità, nel profondo del proprio cuore, nell’esperienza di vita che lo segna e che, con convinzione, gli fa dire: “Questo è il segno che aspettavo lungo la mia strada!”

Riflessione sull’attesa: messaggio di papa Francesco della 2° domenica di avvento.

In Avvento non viviamo solo l’attesa del Natale; veniamo invitati anche a risvegliare l’attesa del ritorno glorioso di Cristo – quando alla fine dei tempi tornerà -, preparandoci all’incontro finale con Lui con scelte coerenti e coraggiose. Ricordiamo il Natale, aspettiamo il ritorno glorioso di Cristo, e anche il nostro incontro personale: il giorno nel quale il Signore chiamerà. […]
Stare svegli e pregare: ecco come vivere questo tempo da oggi fino a Natale. Stare svegli e pregare. Il sonno interiore nasce dal girare sempre attorno a noi stessi e dal restare bloccati nel chiuso della propria vita coi suoi problemi, le sue gioie e i suoi dolori, ma sempre girare intorno a noi stessi. E questo stanca, questo annoia, questo chiude alla speranza. Si trova qui la radice del torpore e della pigrizia di cui parla il Vangelo. L’Avvento ci invita a un impegno di vigilanza guardando fuori da noi stessi, allargando la mente e il cuore per aprirci alle necessità della gente, dei fratelli, al desiderio di un mondo nuovo. È il desiderio di tanti popoli martoriati dalla fame, dall’ingiustizia, dalla guerra; è il desiderio dei poveri, dei deboli, degli abbandonati. Questo tempo è opportuno per aprire il nostro cuore, per farci domande concrete su come e per chi spendiamo la nostra vita.

Il secondo atteggiamento per vivere bene il tempo dell’attesa del Signore è quello della preghiera. «Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina» (v. 28), ammonisce il Vangelo di Luca. Si tratta di alzarsi e pregare, rivolgendo i nostri pensieri e il nostro cuore a Gesù che sta per venire. Ci si alza quando si attende qualcosa o qualcuno. Noi attendiamo Gesù, lo vogliamo attendere nella preghiera, che è strettamente legata alla vigilanza. Pregare, attendere Gesù, aprirsi agli altri, essere svegli, non chiusi in noi stessi. Ma se noi pensiamo al Natale in un clima di consumismo, di vedere cosa posso comprare per fare questo e quest’altro, di festa mondana, Gesù passerà e non lo troveremo. Noi attendiamo Gesù e lo vogliamo attendere nella preghiera, che è strettamente legata alla vigilanza.
[Papa Francesco, Angelus, Piazza San Pietro – I Domenica di Avvento, 2 dicembre 2018]

SECONDA PARTE: LA LUCE

Cronista In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Lettore 6 Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
Cronista In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
Lettore 6 la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Cronista Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Lettore 6 Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
Cronista Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Lettore 6 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Cronista Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
Lettore 6 A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
Cronista E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
[Gv 1, 1-14]

2° Canto Coro: Verbum Panis

Prima del tempo,
prima ancora che la terra
cominciasse a vivere,
il verbo era presso Dio.
Venne nel mondo,
e per non abbandonarci
in questo viaggio ci lasciò,
tutto sé stesso come pane.

Verbum caro factum est
Verbum panis factum est
Verbum caro factum est
Verbum panis factum est.
Qui spezzi ancora il pane
in mezzo a noi
e chiunque mangerà
non avrà più fame.
Qui vive la tua Chiesa
intorno a te,
dove ognuno troverà
la sua vera casa.
Verbum caro factum est,…

Prima del tempo,
quando l’universo
fu creato dall’oscurità,
il Verbo era presso Dio.
Venne nel mondo
nella sua misericordia
Dio ha mandato il figlio suo
tutto se stesso come pane.

Verbum caro factum est,…

E brillò da lassù

Si racconta che laggiù nacque un bimbo re
fu di notte che lui arrivò.
Una stella lo vegliò senza andare via
e la culla sua illuminò.

RIT.
E brillò da lassù rischiarando il cielo blu
e la notte sembrò bellissima.
E brillò fino a che il mattino poi tornò
e Natale così cominciò.

Tanta gente per la via verso il bimbo re
di quella luce poi seguì la scia.
Il via vai degli angeli Gloria Alleluia
su nel cielo fu musica.

RIT.
E brillò da lassù rischiarando il cielo blu
e la notte sembrò bellissima.
E brillò fino a che il mattino poi tornò
e Natale così cominciò.

Si racconta che laggiù nacque un bimbo re
e Natale qui ancora c’è

RIT.
E brillò da lassù rischiarando il cielo blu
e la notte sembrò bellissima.
E brillò fino a che il mattino poi tornò
e Natale così cominciò.

E brillò fino a che il mattino poi tornò
e Natale così cominciò.

Lettore 7 La Luce di Betlemme
Nella Chiesa della Natività a Betlemme vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra.
A Dicembre ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre e vengono diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli.

Cronista La luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, religiosi ed atei… La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti. Si vorrebbe che la luce della Pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono Speranza e futuro nelle vita.

Lettore 8 Ti auguro un’oasi di pace
La strada vi venga sempre dinanzi
e il vento vi soffi alle spalle
e la rugiada bagni sempre l’erba
su cui poggiate i passi.
E il sorriso brilli sempre
sul vostro volto.
E il pianto che spunta
sui vostri occhi
sia solo pianto di felicità.
E qualora dovesse trattarsi
di lacrime di amarezza e di dolore,
ci sia sempre qualcuno
pronto ad asciugarvele.
Il sole entri a brillare
prepotentemente nella vostra casa,
a portare tanta luce,
tanta speranza e tanto calore.
[Don Tonino Bello]

TERZA PARTE: VENITE, ADORIAMO

Lettore 9 Le stelle sono particolarmente belle questa notte…Stavo insieme ai miei amici di guardia al gregge come tutte le sere quando ad un certo punto…
“Cos’è questa luce?”
Un bellissimo essere alato si è avvicinato…non ci fa paura…dolcemente sussurra: “Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia.”
Il Salvatore di cui parlavano i nostri padri; il Salvatore che avevano annunciato i profeti è qui tra noi ed io ho la fortuna di vederlo con i miei occhi, di toccarlo.
Non è nato in un palazzo ma in una stalla!!! Chiunque può andare da Lui e noi, poveri pastori siamo stati i primi ad essere avvisati di questa bella notizia, i primi che lo vedranno.
Presto!! Andiamo ad adorarlo.

Lettore 10 La pace
La pace guardò in basso e vide la guerra, “Là voglio andare” disse la pace.
L’amore guardò in basso e vide l’odio, “Là voglio andare” disse l’amore.
La luce guardò in basso e vide il buio, “Là voglio andare” disse la luce.
Cronista Così apparve la luce e risplendette.
Cronista Così apparve la pace e offrì riposo.
Cronista Così apparve l’amore e portò vita.

3° Canto: Siamo venuti qui per adorarti, Signore

Siamo venuti qui,
Siamo venuti qui,
Siamo venuti qui,
per adorarti, Signore.
Siamo venuti qui,
Siamo venuti qui,
Siamo venuti qui,
per adorarti, Signore.

Dov’è il Re dei Giudei ch’è nato:
siamo venuti qui per adorarlo.
Abbiamo visto sorgere la sua stella:
siamo venuti qui per adorarlo.
per adorarlo.

Abbiamo aperto il cuore alla sua voce:
facciamo dono a lui del nostro oro.
Portiamo a lui gli affetti e le spera
facciamo dono a lui del nostro oro.
per adorarlo.

Abbiamo aperto gli occhi alla sua luce:
facciamo dono a lui del nostro incenso.
Portiamo a lui il dono della mirra
facciamo dono a lui del nostro incenso.
per adorarlo.

Lettore 11 La luce è simbolo di verità e forza. La luce illumina tanto le apparenze quanto le anime, scalda tanto le case quanto i cuori. Questa luce nasce e resta dentro ognuno, Non si affievolisce né si spegne mai. Questa luce è viva, è fuoco e arde perenne, lontana dal gelo dell’odio. La luce è Dio: punto di riferimento che si fa prossimo a miliardi di persone come esempio da seguire, come guida, per aiutarci a scegliere la via giusta.

QUARTA PARTE: EGLI È VICINO

Cronista “Non si arriva se non per ripartire”, la fine di un momento è l’inizio di uno nuovo. Tutto ciò che apprendiamo serve a poco se non riusciamo a trasformarlo in gesti.
“Sentinella quanto resta della notte?” è il messaggio di speranza, il senso di passaggio al nuovo che accompagna coloro che sono in cammino. La capacità profetica che permette di scrutare il futuro. È la nostra bussola che ci permette di individuare una direzione, ma anche la fiducia di capire che dopo ogni notte c’è un’alba di luce e speranza.

Lettore 12 Dal Vangelo secondo Marco (13,24-32)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Benedizione finale

Ciascuno può avvicinarsi al cospetto della Natività per accendere dalla Luce di Betlemme una candela da portare a casa in segno di Pace; allo stesso tempo, da un cestino vicino alle candele-ricordo, chi vuole, può raccogliere un cuore promettendo a Gesù di portare avanti da oggi in poi l’impegno che lì è suggerito…

Canto Oratorio NOTTE DI PRODIGI

Notte azzurra e splendida notte favolosa,
notte di stelle, notte luminosa.
Notte azzurra e splendida notte favolosa, notte di stelle, notte luminosa.
È una notte di poesia con le stelle in ogni via
Ogni angolo del cielo trasparente come un velo.
A Betlemme c’è fervore, c’è speranza e tanto amore; al prodigio è tutta tesa questa notte dell’attesa.
Notte azzurra e splendida notte favolosa…
Questa notte di splendore è una gioia per il cuore
Tutti sembrano aspettare un evento eccezionale.
A Betlemme c’è fervore, c’è speranza e tanto amore; al prodigio è tutta tesa questa notte dell’attesa.
Notte azzurra e splendida notte favolosa…