13 novembre 1953 – 28 settembre 2025

Questa mattina, domenica 28 settembre 2025, alle 3.00 il nostro co-fondatore, Roberto Maria Trisciani, è tornato da Nostro Signore.

Lo ringraziamo con il cuore largo per tutto quello che di buono ha fatto per ciascuno di noi, dandoci quotidianamente un raro esempio di servizio e di disponibilità, soprattutto perché, in un quartiere in costruzione, dove non c’era alcuna speranza per i giovani, ha visto all’orizzonte più lontano di tanti e ha trovato il modo per offrire a tutti una speranza di crescita sana. Se oggi siamo quello che siamo e siamo spinti a fare po’ di bene agli altri, lo dobbiamo a lui. Roberto ce lo ha insegnato abitando e vivendo pienamente il quartiere con la sua presenza costante.

FUNERALI DI ROBERTO MARIA, 30/09/2025 ore 15.00

Omelia di don Francesco Fulvi

Funerali di Roberto Maria Trisciani
Scout, fondatore, uomo gioioso amante della vita
Chiesa di S. Luca Evangelista – Villa Pigna
Martedì 30 settembre 2025 – ore 15.00

«Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa… Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli!» (Lc 12, 35-37)

Cari amici scout, cari fratelli e sorelle,

oggi non siamo qui semplicemente per dire addio. Siamo qui per stringerci insieme, con il cuore colmo di commozione, davanti al mistero della vita e della morte. Siamo qui per accompagnare Roberto, fratello, amico, marito, padre e nonno, nel suo ultimo tratto di cammino terreno, e per affidarci – e affidarlo – alla misericordia di Dio, quel Dio che lui ha cercato, amato e servito con tenacia e fedeltà. Sentiamo il peso del dolore, il vuoto che una presenza così viva e luminosa lascia.

Ma sentiamo anche una gratitudine profonda, perché la vita di Roberto è stata un dono, per la sua famiglia, per la comunità, per tutti noi. Ci stringiamo attorno a Tomassina, sua inseparabile compagna di vita, ai figli Chiara e Andrea, alla sorella Viviana, e ai molti parenti e amici qui convenuti. Questa, vedete, non è solo una celebrazione di commiato. È una celebrazione d’amore, una testimonianza della fede, che – anche nel dolore – ci sostiene e ci ricorda che la morte non è l’ultima parola.

Il Vangelo ci ha offerto un’immagine forte e bellissima: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e la lampada accesa…” (Lc 12, 35). Se dovessimo descrivere la vita di Roberto con un’immagine sola, sarebbe proprio questa. Un uomo con la cintura ai fianchi e la lampada accesa. Un uomo pronto, vigilante nel cuore. Capace di camminare nella vita con fede, umiltà e spirito di servizio. Roberto è stato scout fino in fondo, nel cuore prima ancora che nella forma. Sin da ragazzo era cresciuto nell’Ascoli 1, un’esperienza che aveva segnato profondamente la sua giovinezza. Ricordava con grande affetto e riconoscenza don Mario Angelini, che per lui e per tanti ragazzi della sua generazione era stato una credibile guida spirituale, un punto di riferimento vero, capace di stare accanto, di ascoltare, di educare con semplicità e con il cuore. Fu proprio da quelle radici solide che nacque in lui il desiderio di restituire quanto ricevuto.

Insieme a Tomassina e ad altri amici, Roberto è stato tra i fondatori del gruppo scout del Folignano 1. Tutto ebbe inizio dopo il trasferimento di Roberto e Tomassina a Villa Pigna, quando, animati dal desiderio di portare lo scoutismo anche qui, si rivolsero a don Franco per proporgli l’apertura di un nuovo gruppo. Dopo circa un anno di riflessione e discernimento, don Franco diede il suo consenso. E così, il 29 dicembre 1985 – Festa della Santa Famiglia – fu annunciata ufficialmente la nascita del gruppo scout nella Parrocchia di Villa Pigna.

Ma Roberto non è stato solo un fondatore. È stato un uomo energico, accogliente, presente, capace di stare in mezzo agli altri con leggerezza e profondità insieme. Non passava certo inosservato: aveva sempre una battuta pronta, un’ironia vivace – a volte anche travolgente – che sapeva far sorridere, riflettere, e ogni tanto anche spiazzare. Ma dietro quella vena sarcastica c’era un cuore grande e fedele, che sapeva stare vicino agli altri con verità. La sua presenza era forte, incisiva, e sempre autentica. In una parola, Roberto sapeva essere una presenza che si faceva dono per gli altri.

Era sempre disponibile ogni volta che c’era da fare qualcosa in parrocchia: bastava telefonargli, accennare a un bisogno, a un’emergenza pratica, a un’iniziativa e Roberto c’era. Presente con la sua voce baritonale, con la sua allegria contagiosa, con quel modo unico di chi sa rendere anche il lavoro più faticoso un’occasione per stare insieme. Faceva “chiasso”, sì, ma era un chiasso buono: quello di chi non si tira indietro, di chi prende in mano le cose e le fa succedere, coinvolgendo gli altri con entusiasmo e senza mai prendersi troppo sul serio. Che ci fosse da allestire un ambiente per un incontro, sistemare i tavoli per una cena comunitaria, organizzare un evento, o semplicemente dare una mano dove serviva… lui arrivava, spesso in anticipo, con la sua solita ironia e la voglia di fare.

Ognuno di noi porterà per sempre nel cuore momenti indimenticabili vissuti con Roberto: le riunioni di Comunità Capi, gli innumerevoli campi, le route di gruppo e nazionali, la vita in tenda, ma anche… il suo ragù, le polpette preparate con amore insieme a Babbo Lupo e Mamma Lupa per i Castorini e i Lupetti, non solo come cibo per sfamare, ma come gesto concreto di cura verso i cuccioli della grande famiglia del Folignano 1. Piccoli dettagli, che raccontano un cuore grande.

Come amico e come parroco lo ringrazio di cuore per tutto ciò che ha fatto per la parrocchia, sempre con gioia e senza mai tirarsi indietro. Tra i tanti ricordi che custodirò per sempre, ci sono i momenti semplici e belli vissuti insieme: il nostro caffè dopo la Messa del mattino, le chiacchierate leggere ma profonde, le sue battute irriverenti che strappavano un sorriso anche nelle giornate più pesanti. Anche questo era Roberto: capace di trasformare la quotidianità in un gesto di amicizia vera, in un’occasione per costruire fraternità.

Negli ultimi anni si era fatto più riflessivo, quasi più raccolto nel silenzio interiore. Pregava con costanza, almeno un Rosario al giorno, e partecipava quotidianamente alla Messa, trovando nella preghiera – come lui stesso mi confidava – non solo conforto, ma forza per andare avanti. La sua era una fede semplice ma solida, coltivata nel quotidiano, vissuta non per apparire ma per nutrire l’anima e sostenere, passo dopo passo, il suo cammino e quello delle persone che amava. Sempre negli ultimi anni, era cresciuta la sua sensibilità verso la Sacra Scrittura: prendeva sul serio la Parola di Dio, dalla quale si lasciava interrogare ogni giorno.

Tre anni fa gli feci la proposta di diventare ministro straordinario della Comunione, un compito che accolse con grande gioia e senso di responsabilità e che ha vissuto fino all’ultimo con serietà e dedizione. Anche in quel gesto – così semplice e così grande – si rivelava il suo desiderio di servire il Signore e la comunità, con umiltà e cuore aperto. Accanto a questo voglio ricordare il suo essersi speso per la costituzione di un gruppo MASCI nella nostra parrocchia, così come l’impegno che ha prestato negli ultimi anni nella Caritas parrocchiale, anche questo vissuto con tanto entusiasmo e spirito di servizio, assicurando sempre la sua presenza il martedì e il giovedì mattina nell’accoglienza degli assistiti.

Negli ultimi tempi – lo sappiamo – Roberto ha attraversato un periodo di grande sofferenza e fragilità, vissuto con un coraggio silenzioso che sapeva parlare al cuore più di qualsiasi parola. Anche quando le energie e la lucidità hanno cominciato ad affievolirsi, il suo sguardo restava eloquente, colmo di tenerezza e luce, e il suo cuore non ha smesso di battere accanto a chi gli voleva bene.

La sua famiglia gli è stata vicina fino alla fine, accudendolo con cura e dedizione, con quella presenza silenziosa e forte che solo l’amore vero sa offrire. E forse è anche grazie a questo amore, fatto di mani che accarezzano, di sguardi che sostengono, di una vicinanza che non ha bisogno di parole, che Roberto ha trovato la forza di rimanere sé stesso: dolce, presente nello spirito, profondamente umano, nonostante tutto.

Roberto, anche nel momento più buio, ha tenuto accesa la sua lampada, testimoniando con la sua vita la forza di un cuore che non si arrende. E se si è domandato più volte “Perché proprio a me?”, ha portato avanti la malattia con una grande dignità.

Ha amato profondamente la sua famiglia, con dedizione costante. Era orgoglioso dei suoi figli, Chiara e Andrea, e dei loro sposi, Manfredo e Azzurra, che sentiva davvero come figli. Con Flavia, sua amata nipote, aveva costruito un legame speciale, fatto di attenzioni quotidiane, di gesti concreti, con quella complicità unica che nasce spontaneamente tra nonno e nipote: quando era più piccola andava a prenderla a scuola, le preparava il pranzo, la accompagnava agli allenamenti di atletica… piccoli impegni che per lui erano gesti d’amore, momenti preziosi da custodire nel cuore. E quando negli ultimi anni la guardava – ormai adolescente – sorrideva e diceva che non era più la sua “nipotina”, ma una ragazza vera, che camminava con le sue gambe, anche se nel suo cuore sarebbe sempre rimasta un po’ la “piccola di casa”.

Oggi tutto il Folignano 1 si sente più povero. Abbiamo perso un padre, un fratello, un riferimento, una presenza che ha lasciato un segno in tante vite. Ma allo stesso tempo, abbiamo ricevuto un’eredità preziosa: quella di un amore vissuto nel quotidiano, di un servizio autentico, di una fede sobria ma gioiosa. Gesù dice: “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli” (Lc 12, 37).E noi possiamo dirlo con certezza: Roberto era sveglio. Era pronto. Non perché perfetto, ma perché fedele, perché non si è mai addormentato nel cuore, perché ha vegliato con speranza. E ora, il Signore lo accoglie tra i suoi servi buoni e fedeli, al banchetto della vita, nel giorno che non conosce tramonto.

Conclusione

Caro Roberto,
grazie.
Grazie per la tua allegria genuina, per la tua fede tenace,
per il tuo cuore fedele.
Grazie per aver camminato in mezzo a noi
con passo sicuro e cuore vigile,
sempre pronto a metterti a servizio,
sempre attento alla voce del Signore.

Ora che il Signore ti ha chiamato,
ti ha trovato sveglio, con la lampada accesa e lo zaino leggero,
e ti ha accolto tra i suoi amici,
quelli che hanno camminato con amore e servito con gioia.

Vegliaci da lassù:
veglia su Tomassina, su Chiara e Manfredo,
su Andrea ed Azzurra, su Flavia,
e su tutti noi che ti abbiamo voluto bene.
Buona caccia, fratello Roberto.

Buona strada, fino al Grande Fuoco del Signore!
Amen.

don Francesco Fulvi         

VEGLIA DI PREGHIERA PER ROBERTO MARIA, 29/09/2025

Biografia di Roberto Maria Trisciani

Roberto Maria Trisciani era nato ad Ascoli Piceno il 13 novembre 1953. È residente dal 1983 a Villa Pigna.
All’età di 12 anni è entrato negli scout nel gruppo dell’Ascoli 1, quando ancora c’era l’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani) e, a partire dalla branca Esploratori, ha proseguito il suo cammino scout frequentando il clan e prendendo la Partenza. È entrato quindi in Comunità Capi e ha intrapreso l’iter formativo per diventare un capo brevettato, partecipando al primo e al secondo tempo e ricevendo nell’aprile del 1978 la nomina a Capo. Nel frattempo (4 maggio 1974) l’ASCI si era unita all’AGI (Associazione Guide Italiane), formando l’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani).
Ha iniziato il suo servizio di capo aiuto nella branca Lupetti e Coccinelle, nel primo branco misto. Ha svolto Servizio educativo in tutte le branche, ma in particolar modo in quella degli Esploratori e delle Guide. Ha partecipato a numerosi lavori di livello nazionale per la riorganizzazione del
metodo.
 
Quando nel 1983 si è trasferito con la famiglia a Villa Pigna, ha da subito sollecitato don Franco perché promuovesse la costituzione di un gruppo scout nell’ambito della Parrocchia. Inizialmente dedicò molto tempo alla formazione degli adulti che avevano dato la loro disponibilità per la realizzazione di questo ambizioso progetto, gestendo incontri settimanali mirati alla conoscenza dello scoutismo, dei suoi principi ispiratori e della sua metodologia. In questo lavoro ha sempre avuto al suo fianco la moglie, Tomassina, anche lei capo scout brevettato.
A questo periodo d’intensa preparazione, finalmente il 28 dicembre 1985, festa della Sacra Famiglia, seguì l’annuncio alla Comunità Parrocchiale della costituzione del gruppo scout a Villa Pigna, il Folignano 1.
I primi giorni del 1986 videro l’avvio di questa nuova avventura Scout nella Parrocchia di Villa Pigna, inizialmente con la formazione di due Reparti paralleli, e in seguito con l’apertura di due Branchi, del Clan e del Noviziato.
Da allora Roberto ha offerto la sua disponibilità al servizio associativo ed educativo in maniera continuativa e responsabile. Nel corso degli anni si è messo in gioco in tutte le unità, dal Branco, al Reparto e al Clan, ricoprendo per diversi anni anche l’incarico di Capo Gruppo. In tutto questo tempo ha continuato ad offrire con disinteressata dedizione il suo impegno concreto nel campo sociale ed educativo, giovando, in questo modo, alla comunità folignanese e contribuendo al miglioramento della qualità della vita nel territorio.

L’impegno politico 
Eletto consigliere comunale per due mandati, dal 22 maggio 2000 al 13 giugno 2004 è stato componente e, talvolta, presidente di numerose commissioni consiliari: commissione lavori pubblici, urbanistica ed ambiente; commissione pubblica istruzione, sport, sanità, attività culturali turismo, politiche giovanili e politiche sociali; commissione erogazione contributi.
Rieletto nel successivo mandato, dal 13 luglio 2004 al 7 giugno 2009, è stato membro o presidente delle seguenti commissioni consiliari: commissione efficienza servizi, bilancio, personale e trasporti; commissione pubblica istruzione, sport, sanità, attività; culturali, turismo, politiche giovanili e politiche sociali; commissione erogazione contributi; commissione lavori pubblici, urbanistica ed ambiente.
Nel corso dei vari incontro (tra cui anche le riunioni politiche e per la redazione del bollettino municipale “Folignano News”) ha sempre lasciato il segno; la lucidità nelle analisi, il senso di concretezza e la volontà di mediazione per ricercare il buon senso finalizzato al bene comune lo hanno contraddistinto.

La Cittadinanza Benemerita
Il Comune di Folignano, riconoscendo il valore della sua azione nel territorio ha voluto conferirgli la Cittadinanza Benemerita il 22 maggio 2011, nel pieno dei festeggiamenti per il 25° anniversario del Gruppo Folignano1, presso il BP Park.
“L’onorificenza per la Cittadinanza Benemerita – ai sensi dell’art. 6 del regolamento approvato dal Consiglio Comunale nel 2010 – consiste: in un oggetto di decoro o pergamena: con l’attestazione del Sindaco che, in esecuzione della volontà del Consiglio Comunale, conferisce la Cittadinanza Benemerita. Nella pergamena vengono riportate le motivazioni della onorificenza nonché le generalità del conferito”.

Il MASCI e l’Encomio AGESCI
Spinto dalla volontà di lasciare un segno nel territorio anche in favore degli adulti si impegna per la nascita della comunità MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) che viene fondata nel 2017.
L’11 febbraio 2023, accogliendo la proposta di don Francesco Fulvi, viene istituito ministro straordinario della Santa Comunione.
Recentemente, 22 settembre, l’AGESCI conferisce a Roberto e a sua moglie Tomassina un encomio ufficiale riconoscendone gli alti meriti di servizio e disponibilità per il bene di tutti.

Vista l’attuale diffusione dello Scoutismo a Folignano, il grande numero di ragazzi e ragazze che si sono avvicinati a questo mondo, possiamo affermare con orgoglio che Roberto Maria Trisciani ha fatto proprio e messo in pratica il monito del nostro fondatore Baden Powell “lasciate il mondo un po’ migliore di come lo avete trovato”.

Un frammento del discorso di ringraziamento di Roberto quando ha ricevuto il 22 maggio 2011 la Cittadinanza Benemerita dal Comune di Folignano

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